regia: David Hackl
anno: 2008
titolo originale: Saw V
cast: Tobin Bell, Costas Mandylor, Scott Patterson, Betsy Russell, Julie Benz, Meagan Good
durata: 92'
la battuta: "Tutti meritano una chance"
curiosità: la serie nella sua totalità ha finora raccolto al cinema 550 milioni e 24 milioni in home video.
"Morto un enigmista se ne fa un altro..."
Annunciato già un altro continuo e proposti anche un VII e VIII episodio, torna la saga horror più seguita degli ultimi anni.
Il film riparte, come sempre, dalla conclusione del precedente. Rinfreschiamoci un po' la memoria. Morto John Kramer alias Saw nel terzo episodio, pochi mesi fa, nel quarto capitolo della saga, siamo venuti a conoscenza del suo erede, il detective Mark Hoffman. Quest'ultimo è l'unico superstite dell'ultima trappola lasciata dall'originale enigmista e che ha visto la morte a catena di un buon numero di vittime. Riuscendo a salvare anche la bambina di un tenente precedentemente ucciso, verrà fatto passare come l'eroe di turno e come colui che ha finalmente chiuso il caso Saw - l'enigmista. Sfortunatamente per lui, la sera in cui si salvò, non fu l'unico a sopravvivere. Con lui anche il detective Strahm. Data una serie di sospetti eventi, quest'ultimo comincerà a sospettare del collega e a una possibile complicità tra questo e il defunto enigmista...
Diretto da David Kackl, prima sceneggiatore e poi aiutante in seconda nei precedenti episodi, il film è sicuramente più guardabile rispetto al terzo e al quarto diretti da Darren Lynn Bousman.
In questo episodio il regista cerca, e in gran parte ci riesce, di impostare la storia in maniera più lineare rispetto al predecessore.
Utilizzando per gran parte del film la tecnica del flashback il montaggio è senz'altro chiarificatore. Saw, nonostante sia deceduto da ormai due episodi, continua a "vivere" proprio tramite questo escamotage.
La maggior parte dei dubbi e delle domande riscontrate al termine del quarto episodio trovano risposta e il tutto, per quanto continui comunque ad essere intrecciato, assume una forma senz'altro più leggibile agli occhi del telespettatore.
Molte cose vengono finalmente spiegate, altre ancora no, ma fortunatamente, o sfortunatamente, a seconda dei gusti, ce ne sarà il tempo.
Non mancano ovviamente le torture che hanno contribuito al successo della saga. Se ne contano bene sei nel corso dei 95'.
L'ultima in particolare, per la sua semplicità è sicuramente una delle migliori. Una più violenta e macabra dell'altra, ma tutte con elemento in comune. Tutte danno una possibilità di salvezza.
Quello che ne rimane alla fine è un prodotto senz'altro superiore al precedente, più ritmato e qualitativamente migliore sul piano stesso della regia.
Il film rivelazione del 2004 di James Wan, ritenuto da molti geniale è ormai ben lontano e la saga, giunta ormai cosi in là con gli episodi, ha perso molto delle sue potenzialità. Anche il famoso colpo di scena finale che tutti lasciava di stucco sta diventando sempre più prevedibile.
Nonostante ciò, questo episodio, per come è stato impostato e diretto, può considerarsi quasi come una sorta di restart per una saga che, col terzo e in particolare col quarto episodio, stava obiettivamente degenerando. Vedremo se tale percezione positiva troverà conferma in Saw VI.
1 commento :
Il film è decente, tutto dipende dalla pazienza (e, ovvio, dallo stomaco) dello spettatore. Cinque episodi sono già tanti (TROPPI) ma l'idea di fondo è interessante, il voler trasporre cioè una sorta di serialità "televisiva" al prodotto cinema (a risentirne è la qualità, ma tant'è, non si parla certo di Kubrick). Gli incassi, pur in calando, continuano a dar ragione alla LionsGate, e allora si continua.
Dico anche, per completezza di discorso (;P)che per me il primo Saw rimane comunque un film di gran lunga sopravvalutato e che se proprio devo scegliere tra i tanti dico Saw 3, decisamente più perverso,crudele e-per me-divertente degli altri.
Ci vediamo il prossimo Halloween
Posta un commento