lunedì 29 dicembre 2008

Tutta la vita davanti - di Paolo Virzì (2008) *** 1/2

Locandina Tutta la Vita Davanti
genere: commedia/drammatico
regia:
Paolo Virzì
anno:
2008
titolo originale:
Tutta la vita davanti
cast:
Isabella Ragonese, Micaela Ramazzotti, Elio Germano, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini
durata:
90'
la curiosità:
vincitore Nastro d'Argento della SNGCI



Film amaro sul mondo del precariato e su tutto ciò che gli gira intorno...


Laureata a pieni voti cum laude e con tanto di abbraccio accademico nella facoltà di filosofia, Marta, si mette subito alla ricerca di un posto da ricercatrice. Le risposte che le giungono sono tutte negative, nessuno è disposto ad assumerla. Di ritorno da una visita alla madre gravemente malata, Marta, convinta, deciderà di fare domanda presso il provveditorato, per iniziare una carriera scolastica. Anche qui però si troverà la strada sbarrata. Finirà poco tempo dopo nella realtà infernale dei call center dove tra giovani telefoniste più simili ad automi che a persone, balletti motivazionali e assurde premiazioni tipiche dei villaggi turistici, scoprirà il comportamento falso, i ricatti, la violenza psicologica nei confronti di una moltitudine di ragazzi e ragazze, laureati e non, ma tutti aventi una cosa in comune: la paura e il rischio di poter perdere il proprio "lavoro" da un momento all'altro... Virzì affronta la tematica del precariato e ce la mostra con ferocia assoluta non rinunciando però a momenti divertenti e commoventi. La realtà che affronta la protagonista, quella dei call center, è sicuramente uno degli esempi più evidenti di questa condizione. Ragazzi costretti a prendere in giro il prossimo per poter guadagnare uno stipendio da fame, ricattati dai propri capi e costretti ad andare contro tutti i propri principi morali tentando meschinamente di farsi ricevere nelle case sopratutto di persone anziane. Ragazzi licenziati per non aver raggiunto un tot di appuntamenti e ributtati in mezzo alla strada, li da dove venivano, e con nulla in mano. Ragazze costrette a vendere il proprio corpo per l'incapacità e l'impossibilità di trovarsi un altro lavoro. Ragazzi disperati per una situazione in cui, anche chi dovrebbe tutelarli, alla fin fine non fa nulla di veramente concreto. 

Isabella Ragonese
Ragazzi paradossalmente, come recita il titolo, con tutta una vita davanti, ma in realtà bloccati a 24 anni. Attraverso gli occhi di Marta tutto questo si palesa in modo evidente, e la sensazione che si ha non può essere che amara e triste per tutti quei ragazzi così ingenuamente presi in giro.
La scelta del cast è ottima. Marta è interpretata dall'emergente e talentuosa Isabella Ragonese. Altra emergente è Micaela Ramazzoti (per chi ama un po' di gossip, recentemente sposatasi col regista Virzì) nei panni di Sonia la giovane mamma coinquilina di Marta, un po' ignorante e superficilae forse, ma dall'animo buono e legatissima alla figlia Lara. Conferme importanti arrivano da Elio Germano, sicuramente uno dei migliori giovani attori nel panorama italiano. E' bravissimo nell'interpretare il suo personaggio, il venditore porta a porta "Lucio 2",(eh si, perché nel mondo dei call center, c'è anche la possibilità darsi dei nick) passando da uno stato d'animo determinato dal successo a sensazioni totalmente contrarie per approdare nel finale a un comportamento eufemisticamente definibile come folle. 
Brava anche Sabrina Ferilli nei panni di Daniela, capo reparto, team leader. Anche il suo personaggio affronterà tutto un preciso percorso. Da donna ambiziosa e in carriera, a donna disperata che tra l'altro, in un finale rocambolesco e commovente, finirà col compiere un gesto, per l'appunto disperato. Valerio Mastroandrea interpreta il personaggio più ambiguo della vicenda, il sindacalista Giorgio Conforti. Farà colpo su Marta, ma anche lui, come tanti altri, finirà col deluderla. Chi ne esce ridimensionato penso sia Massimo Ghini nel ruolo del padrone dell'azienda. Risente sicuramente della scelta di non approfondire il suo personaggio, rilegato ai margini della storia.




Da ricordare anche la presenza di Laura Morante, o meglio, la sua voce. E' infatti tramite questa che la storia si sviluppa nel suo corso.

Film che denuncia la difficile situazione del precariato in Italia. Affrontato col giusto sarcasmo, senza annoiare e mai banalizzando.

Film duro, sopratutto per chi ha provato situazioni simili sulla propria pelle, a tratti sicuramente eccessivo, esagerato in alcune parti, ma tragicamente realistico.

Da vedere sopratutto per gli spunti di riflessione che può dare.