genere: drammatico/thriller
regia: David Cronenberg
anno: 2002
durata: 98'
titolo originale: Spider
cast: Ralph Fiennes, Miranda Richardson, Gabriel Byrne, Lynn Redgrave
la battuta: Gli abiti fanno l'uomo, e meno c'è l'uomo, più cresce il bisogno dell'abito.
curiosità: presentato a Cannes nel 2002.
Tratto dal libro di Patrick McGrath, Spider è la storia di uomo affetto da schizofrenia la cui infanzia fu un giorno rovinata da un terribile avvenimento.
Spider, il cui nome reale è Dennis Cleg, viene accolto nelle battute iniziali del film in una casa di cura. In questa zona, dove tra l'altro lui è cresciuto, Spider rivivrà la sua infanzia tramite i suoi occhi di adulto e, con l'ausilio del suo fedele taccuino, cercherà di ricostruire gli avvenimenti della sua infanzia che l'hanno portato col finire in un manicomio.
In quest'opera Cronenberg si immerge nel mondo della psicologia (complesso di Edipo) e ne risulta perfetto conoscitore e descrittore.
Registicamente parlando Cronenberg è ottimo come nella maggior parte dei suoi lavori anche recenti ("a history of violence", "la promessa dell'assassino").
Ogni inquadratura è studiata minuziosamente ed è una piccola opera d'arte. Molte volte si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un quadro grazie anche all'intelligente uso della luce, di cui il regista è esperto intenditore.
Più che regista Cronenberg è uno di quei casi in cui si può parlare realmente di artista. Tutto il film è sviluppato sull'uso della tecnica del flashback e sull'intreccio dei piani temporali, presente e passato.
I dialoghi non sono presenti in maniera abbondante ma piuttosto sono brevi e incisivi. Basti pensare al protagonista che nel corso dell' intera pellicola si limita a continui borbottii, i quali, nonostante tutto, coinvolgono e rendono ancor meglio l'atmosfera caratteristica di Spider.
Il cast è adeguato al film. Ralph Fiennes è immenso nei panni di Spider; Miranda Richardson nel doppio ruolo di madre/prostituta è altrettanto brava. Elogio pari a Ralph Fiennes merita Gabriel Bryne (già visto in "la maschera di ferro", "i soliti sospetti") in una di quella prove recitative che, per intensità ed emozioni, nobillitano una carriera (non che ne avesse bisogno).
Spider è un film da vedere tutto in una volta e che probabilmente si finisce con l'amare o con l'odiare.
Una cosa è però certa: se siete tra quelli che considerano American Pie un capolavoro questo film vi annoierà di sicuro.
1 commento :
Vidi questo film a noleggio una domenica di Maggio del 2003, se non ricordo male.
A me era piaciuto. E' il tipico film psicologico-ossessivo, ma è fatto bene.
Ciao Andrea !!!
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