domenica 11 maggio 2008

Saw IV **

Il film riparte dal terzo capitolo cui evento principale aveva visto la morte del protagonista: Jigsaw, l'enigmista e della sua complice Amanda. Ma come dice l'ormai noto motto "il gioco continua..", conosciuto nel corso di questi anni, anche la saga apre un nuovo capitolo...

Il film inizia con un' autopsia molto invasiva allo stesso Jigsaw grazie alla quale si viene a scoprire che il ricercato criminale, non aveva detto tutto quello che avrebbe voluto.
Il primo a trovare l'audio casetta è il sergente Hoffman, ma ne pagherà ben più pesanti conseguenze il collega Rigg, accusato dall' enigmista circa la sua ossessione di voler salvare sempre e comunque chiunque si trovi in pericolo. Il sergente Rigg verrà infatti rapito e sarà costretto ad affrontare una dopo l'altra le terribili trappole create dall'enigmista al fine di salvare la vita del suo collega. Diretto per la terza volta da Darren Lynn Bousman il quarto capitolo della saga horror più fortunata dell'ultimo decennio continua, in seguito al terzo capitolo, ad allontanarsi ancora di più dall'idea intrigante e avvincente iniziale avuta da James Wan nel non troppo lontano 2004.
Il film, diventato quasi un cult per il popolo di internet, ed erede di saghe horror quali Halloween e Nightmare, continua a catalizzare l'attenzione per gli ingegnosi, quanto poco probabili, macchinari creati dall'enigmista per torturare i protagonisti.
Violenza e sangue assicurati a non finire in questa pellicola splatter. Saw infatti non gioca sul vedere/non vedere ma mostra tutto interamente dando una sorta di vertigine nauseante anche per la ricorrenza di scene di tal tipo.
In questo quarto capitolo il regista ci svela dubbi e misteri rimasti irrisolti nel film precedente. Su tutti la presentazione della moglie del famoso assassino.Tuttavia se non lo avesse fatto probabilmente sarebbe stato meglio.
Questo Saw IV infatti si perde in quella che è la caratteristica che lo ha reso popolare: il colpo di scena.
L'effetto sorpresa non è più gestito bene e seguire gli intrecci creati dal regista, la maggior parte delle volte eccessivi, diventà impresa ardua. Lo stile di Bousman si rivela perciò confusionario, caratterizzato da un montaggio altrettanto caotico che contribuisce ad innervosire lo spettatore. Senza contare la crescente banalità della trama.
Tutto questo a dimostrare come da un'idea intelligente si sia evoluti verso un prodotto di natura puramente commerciale.

Usciti dalle sale si rimane con davvero poco di questo Saw IV che, se non per alcune scene macabre rese con particolare realismo e orrore, regala poco al pubblico.

E che le idee cominciassero a mancare si poteva forse intuire dalla scelta del regista di uccidere
nell 'episodio precedente lo stesso protagonista.
E in America è quasi pronto il V capitolo....


Qui un piccolo sunto della scena iniziale del film: Video

2 commenti :

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutta la linea

Laura Girolami ha detto...

evviva!! una recensione negativa, un pò di acidume di fondo.

cm ben sai però non andrò mai a vedere questo film, per cui mi fido (se poi lo dice pure eddy... :) ) reduce del ricordo di the hostel...MIO DIO!

very good andrè!