Genere: commedia/drammatico
regia: Sofia Coppola
anno: 2003
durata: 102’
titolo originale: Lost in Translation
cast: Bill Murray, Scarlet Johansson, Giovanni Ribisi, Anna Faris
la battuta: "Più conosci te stesso e sai cosa vuoi, meno ti lasci travolgere dagli eventi..."
la curiosità: In concorso alla 60 Mostra del Cinema di Venezia. Vincitore del premio per la "miglior sceneggiatura".
Sofia Coppola alla sua opera seconda vince e convince....
Attore 50enne affermato e pluripremiato Bob Harris è ormai sul viale del tramonto. Convinto da una ricca offerta da 2 milioni di dollari, si trova a Tokyo per girare lo spot di un famoso whisky. Uomo dalla grande personalità Bob si trova ad affrontare interiormente un periodo di crisi della sua vita. Dopo 25 anni di matrimonio sente che l'amore per sua moglie non è più quello di una volta e il rapporto con i figli non è dei migliori. La notte non dorme e l'opportunità di lavorare a Tokyo, lontano dalla sua famiglia e dalla sua vita quotidiana, gli permette di riflettere a lungo. Charlotte è una ragazza giovane e carina, appena 20enne, ma già sposata. Suo marito, nto fotografo, è quasi sempre via per lavoro e ciò non fa che indebolire il loro rapporto. Insicura sul proprio futuro, e preoccupata da una scelta, forse troppo sbrigativa, come quella di sposarsi, Charlotte si sente, come Bob, sola. Sarà quest'elemento in comune che permetterà il loro incontro e che li aiuterà, da anime solitarie perse nel dubbio, a ritrovare certezze ed emozioni vere come quelle dell'amore.
Reduce dal successo ottenuto con "Il giardino delle vergine suicide" del 1999 Sofia Coppola, talentuosa regista, figlia del più celebre Francis.F., conferma con Lost in Traslation il suo talento.
Sono troppi gli elementi che fanno di Lost in Translation (mi riferirò al film sempre col titolo originale, in quanto quello in lingua italiana, come succede con molti altri film, è pessimo) un buon film. La storia che nasce tra i due protagonisti potrà non essere originale nella parte iniziale, ma la scelta di non farla culminare col rapporto sessuale è apprezzabile e dà al film un tono diverso dalle solite commedie sentimentali.
Sullo sfondo di una Tokyo mostrata a 360° dalla regista, dalle scene notturne ai momenti appena precedenti l'alba, e protagonista quanto i due attori principali, nasce il sentimento dei due protagonisti. Sentimento vero, forte, autentico, fatto di sguardi, di silenzi, di dolcezza, di intimità interiore. Dolcissima la scena in cui si trovano a casa di amici a cantare con il karaoke in cui un Murray triste e malinconio regala un momento di pura emozione interpretando "More than this". Ed è questa la sensazione che si prova guardano il film, l' emozione di trovarsi di fronte a qualcosa di privato, di intimo che fa rimanere col fiato sospeso fino alla fine. Bob e Charlotte si incontrano, si sfiorano, si capiscono, ma non si uniscono mai. E se da un lato ciò potrebbe dispiacere, dall'altro sarà proprio questa situazione che permetterà al loro desiderio, al loro amore di non morire mai e di rimanere in eterno.
Bill Murray e Scarlet Johansson sono perfetti per le rispettive parti. Murray ormai non ha bisogno di commenti, la Johansson invece merita i complimenti in una, probabilmente, delle migliori interpretazioni della sua carriera.
Ma Lost in Translation è il film di anche un altro incontro, quello della civiltà occidentale con il mondo orientale che la regista a volte affronta anche con un leggero sarcasmo. Impossibile non trovare divertenti le molte situazioni in cui Bob "Murray" Harris viene a contatto con tale mondo. La scena in cui si gira lo spot ed imita Roger Moore in 007 è da antologia del cinema.
Come non parlare della colonna sonora. Accurata e adatta in ad ogni momento del film, spazia da vecchi acclamati successi, a brani più particolari e ricercati.
Film di una semplicità unica ma al contempo magico, poetico, in cui le emozioni fanno da padrone. Capisco che a molti non potrà piacere, ma merita di essere visto almeno una volta, perchè l'obiettivo della regista è chiaro "ritrovare se stessi" e al giorno d'oggi è cosa sempre più attuale.
3 commenti :
bella recenzion compliments! m hai ftt veni voglia de andallo a vede, tu invece vai a vedere wall-e se nn l hai gia visto xke è tnt carino!!!
ciao Andrè, continua cosi col blog =)
cmq ero gempoide la pazzoide lol! ciao!!! (la parola di adesso è sylic ahahahah!)
già visto Wall-e. Un capolavoro! Secondo me migliore anche dell'ultimo Ratotouille.
fa piazere che passi, :D
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